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Matteo Renzi in Molise: firmato il PATTO PER IL MOLISE
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Matteo Renzi in Molise: firmato il PATTO PER IL MOLISE
Campobasso – Martedì 26 luglio 2016, alle ore 18,30 circa,
il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Presidente della Regione Paolo Di
Laura Frattura arrivano in Aula Magna presso l’Università degli Studi del
Molise. Li accoglie il Rettore, Gianmaria Palmieri, che apre anche l’incontro
con un intervento che rimarca il valore dello “…essere qui oggi”. Il suo
intervento pone l’accento sulla caratteristica del Molise, dove la
marginalizzazione territoriale non impedisce il valore della Comunità e dell’accoglienza.
È particolare il suo porre l’Ateneo come dotato delle risorse necessarie per
supportare la definizione e lo studio relativo all’utilizzo degli investimenti
del Patto: “ecco anche perché si firma qui, oggi!”.
Il Presidente Frattura entra nel merito del Patto e più
volte si rivolge al Premier chiamandolo per nome: “con te, Matteo!”. Secondo
Frattura il Molise si prepara con il Patto ad essere “diverso, senza polemica
alcuna!”; secondo quanto egli afferma, la nostra Regione ha riconquistato
affidabilità “in tre anni di governo difficile, tra malcontenti e mal di
pancia.” “Presentiamo una Regione che ha la coscienza della realtà… puntiamo
sulla costruzione, sulla condivisione, partendo dalla scuola, dall’università.”
Descrive alcune delle 55 misure del Patto: elettrificazione della linea
ferroviaria Roccaravindola-Isernia. Chiede al Premier un’attenzione particolare
affinché venga conservata la Corte d’Appello, per la tutela della Giustizia,
notando che “stiamo già operando noi le restrizioni”. Un tema caldo e scottante
resta quello della Sanità: “i molisani non hanno reagito in maniera
spropositata” alle misure adottate fino ad ora e si pronuncia sul futuro: “dal
primo gennaio 2017 torneremo ad assumere!”. La Regione vuole promuovere il
mercato e raccontarsi all’esterno, come ha fatto ad EXPO. Un video presenta le
risorse del Molise a partire dai quattro elementi: una regione raccontata dall’Acqua,
dall’Aria, dal Fuoco, dalla Terra, in immagini molto curate ed attente. Entra
più nel dettaglio rispetto al Patto: 727 milioni di euro, come strumento; le
infrastrutture “sono importanti ma non è il tema primario”, primaria è la “promozione”,
il far conoscere il nostro Molise, come è accaduto con EXPO a Milano. “Su
alcuni temi è giusto fare insieme”, come si è già concretizzato con l’Abruzzo e
come si intende procedere con il Lazio, l’Umbria, la Toscana. Fa notare con
orgoglio che il Molise ha utilizzato il 100% delle obbligazioni vincolanti, al 1°
giugno, con 150 milioni di cantieri che stanno rilanciando l’edilizia. Non si
può non tener conto della “fragilità del territorio” che crea l’esigenza di
intervenire sulle frane, nonostante sembri un intervento a pioggia; sono tanti
invece i progetti esecutivi e i completamenti che chiudono partite aperte da
anni immemori. Altri interventi del 55 riguardano la raccolta differenziata (e
qui il Presidente fa una gaffe rispetto al “vicepresidente Petraroia” –
particolare come la stessa diventi una nota non stonata, ma di grande dolcezza,
nell’aggiunta del nome “Michele” ricordato). Il 31 dicembre 2017 è una data di
grandi scommesse, sia per l’introduzione massiva della banda larga, sia per l’impiego
dei primi 270 milioni di euro. Presenta il progetto di realizzare l’autostrada
del Molise nella tratta San Vittore – Venafro con un impegno di 200 mila euro,
in prospettiva senza tariffa, a differenza del precedente progetto in cui la
tariffa ipotizzata sarebbe stata di 20 centesimi a chilometro, il triplo
rispetto agli altri tratti italiani. Frattura conclude il suo intervento ringraziando
“Matteo” per il “sorriso”.
Il Premier Renzi apre il suo intervento con le scuse: “sono
in ritardo di qualche mezz’ora, di qualche settimana…”. Specifica che nel Patto
ci sono 4,8 milioni di euro per l’inclusione sociale. Invita i cittadini a
controllare tutto e di evitare di perdere i fondi europei, in quanto sono
risorse delle nostre tasse, che ritornano già in maniera decimata rispetto a
quanto versiamo e dunque non possiamo permetterci di non utilizzarli. “In passato
si sono persi soldi europei: l’Europa ci restituisce quello che diamo e nemmeno
tutto. È dunque fondamentale il metodo. Si verifica centimetro dopo centimetro
dove vanno i soldi.”. Racconta la sua visita in Molise, partita da San Giuliano
di Puglia: “luogo drammaticamente concreto; ho incontrato i genitori e sono
stato felice di conoscere Pompeo, atleta paralimpico molto affermato, che mi ha
detto con forza di voler partecipare alle olimpiadi di Tokio!”. Parla poi della
promozione turistica e dell’importanza di centralizzare nelle mani del Governo
la direzione. Fa riferimento alla passata polemica rispetto alla sua battuta
sul turismo in Molise e sfida la Regione più piccola d’Italia ad “essere più
grande dei problemi che ha”. 727 milioni di euro sono piccoli grandi esempi di
concretezza con cui il Governo centrale stringe oggi il Patto con il Molise. Fa
riferimento al “Villaggio temporaneo” e lancia l’idea che non sia riservato ai
migranti, ma ai minori non accompagnati, traducendo anche in questo impegno la
misura dell’inclusione sociale. Sfida i cittadini a “controllare il Governo” e
fa riferimento al bando del CONI che sarà pubblicato a settembre. Non entra
dunque molto nel concreto del Patto e forse più che le spiegazioni ai molisani
resterà l’energia che si è respirata in quella sala; anche se non c’è stato un
coro ad intonarlo, ognuno di noi presenti si è cantato in cuore l’inno di
Mameli nel momento in cui i tanti sindaci si sono alzati in piedi con le loro
fasce tricolore… “la Regione più piccola”, fortemente Italia!
Guarda i video: