martedì 30 giugno 2015

Accademia dello Sport Paralimpico














Comitato Regionale del Molise
Comunicato Stampa




Nasce l'Accademia dello Sport Paralimpico per agevolare gli studi universitari degli atleti disabili


CAMPOBASSO – Martedì 7 luglio alle ore 11.30, presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico, in via Flaminia Nuova 830 a Roma, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della prima “Accademia dello Sport Paralimpico”, nata dalla collaborazione tra l’Università Telematica Pegaso e il Comitato Italiano Paralimpico, rivolta agli studenti e sportivi che aderiscono alle diverse federazioni paralimpiche. Scopo primario dell’Accademia è quello di garantire e facilitare l’accesso diretto al mondo della formazione e del lavoro, con particolare riguardo a chi si trova in qualsivoglia condizione di disabilità. Nel corso della conferenza stampa, sarà firmato il protocollo d’intesa tra il presidente del CIP, Luca Pancalli, e il presidente dell’Università Telematica Pegaso, Danilo Iervolino. Presenti anche il Segretario Generale del CIP, Marco Giunio De Sanctis, e il Rettore dell’Università Pegaso, Alessandro Bianchi. Testimonial dell’Accademia saranno Beatrice “Bebe” Vivo e Annalisa Minetti, mentre verrà proiettato un video messaggio di Alex Zanardi.



Campobasso 30 giugno 2015
L’Addetto Stampa
Stefano Venditti
3470463400




sabato 27 giugno 2015

Da una giornata di Giuseppe

"Oggi ho conosciuto due spendide ragazze che sono venute a scoprire il mio modo di comunicare.si chiamano Alessia e Mariagrazia e sono amiche di Silvio,il mìo caro amico."



giovedì 25 giugno 2015


La riforma taciuta...

Dalla lettera-appello al senatore Roberto Ruta

Ciao, Roberto.
Posso chiederti un favore?
Ci spiegheresti cosa cambia per il sostegno ne "La Buona Scuola"?
Onestamente non ho ben compreso dal testo del decreto
quello che c'è scritto a pagina 78

"36
Una scuola che include chi ha più bisogno"

Che vuol dire "formati e preparati rispetto alle singole patologie"????

Abbiamo bisogno di bravi insegnanti, che conoscano talmente bene le discipline da riuscire ad adattarle alle diverse modalità di apprendimento! Investiamo sul modo di far didattica, non sulla conoscenza clinica per gli insegnanti... a ciascuno il suo ruolo: i neuropsichiatri fanno le diagnosi, gli insegnanti insegnano... i primi spiegano ai secondi il funzionamento in base al disturbo e i secondi attingono al loro scibile di conoscenze pedagogiche per strutturare la didattica in maniera accessibile... è logico...
Se tutti investiamo il tempo a conoscere i disturbi neurologici che sono alla base dell'autismo, chi escogita il modo in cui un bimbo autistico impari una poesia per la festa della mamma o del papà?
Ma mi spieghi perché è così difficile in Italia fare le cose semplici?
.....

Il campus di Camilla



















martedì 23 giugno 2015

ESPERIENZE DI GESTALT E BODYWORK

ESPERIENZE DI GESTALT E BODYWORK




L’INCONTRO SARA’ CONDOTTO DAL DOTT. SERGIO MAZZEI
(Psicologo, Psicoterapeuta, Direttore dell’ Istituto Gestalt e Bodywork)

Quando: 12 e 13 Settembre 2015
Dove: Studio Metamorfosis, Via Nazionale Adriatica 456, Pescara
Costo dell’incontro è di 150,00 Euro

Per formalizzare la propria partecipazione all’incontro, è necessario confermare entro il 31 Agosto con una mail o telefonicamente ai seguenti recapiti:

Dott. Giovanni Ruggiero: 328 0140821 - ruggierogiovanni@gmail.com


Per maggiori informazioni: http://igbw.it/

Un seminario nel nostro stile

https://www.facebook.com/events/467687353412432/?ref=1&action_history=%5B%7B%22surface%22%3A%22permalink%22%2C%22mechanism%22%3A%22surface%22%2C%22extra_data%22%3Anull%7D%5D

I giornalisti alternativi!




Articolo di Elena
 “Le ONDE” in Croce Rossa: Attenzione!
CAMPOBASSO - <<Non ora, sono con gli amici de “Le ONDE”!>>
Risponde così Giuseppe Alabastro al suo cellulare mentre raggiunge il tavolo e il computer e intanto chiude alla svelta la comunicazione telefonica, senza perdere l’attenzione dei e sui presenti.
Attenzione è il sostantivo che meglio descrive l’incontro tra due realtà apparentemente distanti, ma fondamentalmente vicine per principi e valori di riferimento.
Il “Gruppo giornalismo” dell’Associazione “Le ONDE” di Campobasso incontra, nella sua seconda uscita sul territorio, la sezione della Croce Rossa locale. All’arrivo della delegazione degli “Ondini”, la sede CRI è già pronta all’accoglienza, “armata” di buona volontà e disposta ad offrire braccia e spalle per superare la barriera scala a chiocciola. I sorrisi e le battute scherzose, avviate dallo stile amichevole del prof. del gruppo, Stefano Venditti, con la direttrice della sezione, Carmen Cassero, hanno generato da subito un clima familiare. L’attenzione e l’ascolto hanno creato un dialogo della presenza, che non ha avuto bisogno di parole per capirsi nel concreto. Non è stato necessario sentirsi dire: “Ragazzi, se volete vi portiamo in spalla!”, è chiaro il messaggio del “Ci Siamo” e, dall’altra parte, non è servito esprimere il: “no, grazie, siamo abituati a contare sulle nostre forze, ci impieghiamo tempo, ma ce la facciamo!”. Attenzione è stata anche la “compagnia” della salita, da una parte per sentire il suono degli scalini e misurarne l’altezza, dall’altra l’occhio e le braccia pronti ad intervenire.
Attenzione è stata posta dai volontari CRI per preparare la sala, attenzione ha posto il presidente provinciale nel venire da Termoli per l’incontro, nel preparare il ricchissimo materiale documentale e soprattutto nella straordinaria capacità di dosare umorismo, simpatia, competenza e rigore, oltre ad una potentissima disponibilità ad accogliere i tempi e le esigenze delle “piccole penne”.
Il presidente ha esposto la storia della CRI rivelando anche degli aspetti che spesso si trascurano e dunque emerge l’orgoglio per un’associazione “nata in Italia”. Il nome di Henry Dunant è di certo più noto rispetto a Ferdinando Palasciano, medico napoletano, di Capua, che nel 1848 tra i “morti di Messina” soccorre i feriti e i moribondi senza distinzione di schieramento. In guerra questo gesto gli costò l’arresto, ma la storia e la nostra italianità dovrà riconoscergli l’onore.
Quando il dott. Alabastro arriva a parlare del fondatore, Anna, la più piccola dei neonati giornalisti, lo anticipa, rivelando di essere attentamente documentata sulla storia. Continua la dinamica dialogica tra le due realtà, con un presidente CRI che “vanifica” la preparazione di molte domande, grazie alla sua precisa descrizione della storia, delle conquiste e dei progetti. Squisito frutto dell’incontro si rivelano le riflessioni comuni sulla particolare vicinanza tra un’associazione gigante come la CRI e una minuscola come Le ONDE. Per molti aspetti i “piccolini” sembrano addirittura più attrezzati: hanno le idee chiare, loro. Nella loro realtà volontariato, servizio e bisogno sono integrati, portati dalle stesse persone. <<Che si può fare insieme?>> si chiedono i “grandi” e danno anche delle generose risposte: <<vi invitiamo nelle nostre iniziative!>>; i “piccoli”, entusiasti e felici anche della bellezza di quanto già vissuto al momento, deliziati dal dolce e dal cioccolato, colorati dai fiori dipinti sulle braccia e divertiti dal peluche “Ih-Oh”, restano determinati nella loro lucidità: <<secondo noi si possono realizzare progetti di ampio respiro, noi abbiamo le idee e le energie, ci manca il supporto di persone che credano in noi e ci aiutino a stare sulle nostre gambe con la sola presenza ed amicizia!>>.
Di certo sarebbe straordinario per i “piccoli” riuscire ad essere presenti ad iniziative “giganti” come la “Crociera alle Tremiti” con la capitaneria di porto di Termoli, non solo per l’esperienza in sé, ma soprattutto per la possibilità di partecipare alla vita di un territorio in una dimensione e da una prospettiva che generalmente si vedono negata.
Come già accaduto dal Senatore Ruta, i “piccoli giornalisti” si congedano dalla realtà intervistata con uno scambio di contatti, che stavolta è molto intimo, si scrive sui numeri personali dei cellulari e si incontra in occhi che si impegnano: <<pensiamoli insieme i progetti e li facciamo!>>.

Al grande prof. Stefano va riconosciuto che non sta formando un gruppo di giornalisti, ma molto, molto di più: queste persone prima del suo personale impegno di tempo e di fiducia erano dei perfetti sconosciuti sul territorio. Ora a parlare di loro sono Roberto e Carmen, in un casuale incontro di fine servizio CRI in cui la Direttrice di sezione colloquia proprio con il Senatore. I tempi delle giovani “ONDE” sono lunghi e lenti, molto lenti e per preparare un’intervista studiano la realtà e misurano le loro stesse esistenze in quanto apprendono. Il principale traguardo raggiunto con queste due prime uscite è senz’altro l’esperienza di partecipazione attiva e l’essere riconosciuti come soggetti capaci di agire in nome proprio con competenza. 

sabato 20 giugno 2015

Carta dei diritti alla comunicazione

Di Stefano Venditti

L’associazione Le Onde ospite della Croce Rossa di Campobasso
CAMPOBASSO – Prosegue il percorso formativo e di scoperta del territorio da parte degli associati dell’associazione Le Onde di Campobasso. Nel pomeriggio di ieri, infatti, i ragazzi e le loro famiglie sono stati ospiti della sezione campobassana della Croce Rossa Italiana. A fare gli onori di “casa” il presidente provinciale Pino Alabastro, la direttrice della sede del capoluogo di regione, Carmen Cassero, e alcuni rappresentanti del corpo volontario della Cri. Un incontro molto cordiale dall’atmosfera familiare ha messo subito a proprio agio i ragazzi de Le Onde che hanno trovato nel presidente Alabastro un perfetto relatore ma anche un perfetto intrattenitore grazie alla sua estrema simpatia e disponibilità che, unite ad una altissima professionalità e preparazione culturale, ha dato modo ai ragazzi di poter comprendere più approfonditamente le funzioni e la storia della Cri internazionale, nazionale e locale. Ovviamente non sono mancate le domande da parte dei “giornalisti in erba” de Le Onde che hanno principalmente rivolto al presidente Alabastro che molto volentieri si è prestato a quella che può essere definita come una vera e propria intervista. Dopo l’aspetto più formale della visita tutti i presenti si sono ritrovati attorno ad un piccolo rinfresco offerto dalla Croce Rossa di Campobasso che ha chiuso un pomeriggio davvero emozionante e formativo che sicuramente rimarrà a lungo nei ricordi dei ragazzi de Le Onde. Da rimarcare, infine, che i vertici della Cri Campobasso sono entrati talmente in sintonia con l’associazione Le Onde che lo stesso presidente Alabastro ha proposto alla coordinatrice, dottoressa Elena Salvatore, di attivare una collaborazione fattiva tra i due sodalizi e non è escluso che a breve Le Onde possano prendere parte ad alcune iniziative promosse sul territorio provinciale dalla stessa Cri di Campobasso. In attesa che i ragazzi scrivano i primi articoli sulla visita di ieri pomeriggio sul blog, rintracciabile all’indirizzo http://smeleonde.blogspot.it/, e sul profilo dell’associazione sono già stati caricati alcuni scatti realizzati durante la visita di ieri pomeriggio.
Associazione Le Onde

http://smeleonde.blogspot.it/

Il vissuto di Giuseppe

"Io sono stato colpito dal senatore, soprattutto quando ci ha detto che ha vissuto delle difficoltà fino alla prima elementare. Mi sono rispecchiato in lui, anche se per me è più complicato parlare, forse non potrò mai farlo! Ma da quando uso l'ipad per scrivere è come se parlassi! I miei tempi sono lunghi, non posso farlo senza la mia facilitatrice e dunque la mia possibilità di esprimermi è limitata. Roberto ora può capire quello che provo, quando mi parlano addosso. Sono disposto a spendere tutto me stesso se mi chiede di aiutarlo a scrivere una legge che tuteli il mio diritto a comunicare."

giovedì 18 giugno 2015

Prima uscita ufficiale dell’Associazione “Le Onde” di Campobasso

CAMPOBASSO – Il Senatore Roberto Ruta ha aperto ufficialmente, in qualità di “docente” esterno ed ospite d’onore, la parte pratica del corso di giornalismo tenuto dal giornalista campobassano Stefano Venditti ai soci dell’Associazione “Le Onde” di Campobasso. Nel pomeriggio di ieri, infatti, una folta delegazione di “giornalisti in erba” è stata ricevuta dal Senatore Roberto Ruta nel suo studio di Campobasso. Le “giovani penne” hanno posto all’illustre rappresentante politico del Governo italiano una serie di domande che hanno spaziato dalle semplici curiosità ad argomenti più importanti quali le ultime leggi approvate in parlamento, con una attenzione particolare alla “Buona scuola”, e alle funzioni che un Senatore ha all’interno del Parlamento. Il Senatore Ruta, che ha accolto con grande disponibilità e con grande simpatia gli associati de “Le Onde”, ha risposto senza nessun problema anche ad alcune domande personali che, tra le altre cose, hanno messo in luce la parte, forse, meno conosciuta dell’esponente politico ma che hanno permesso di conoscere ed apprezzare meglio l’uomo e la sua indubbia preparazione professionale e culturale. I ragazzi e i loro genitori sono rimasti a dir poco entusiasti di questa prima esperienza maturata al di fuori delle quattro mura della sede istituzionale dell’associazione e dell’infinita cordialità espressa dal Senatore Ruta nei loro confronti. Come detto quello di ieri pomeriggio è stato solo il primo di diversi appuntamenti che vedranno i ragazzi e i loro genitori incontrare alcuni personaggi di primo piano nei diversi ambiti e sfaccettature della cronaca molisana. Il prossimo appuntamento è  già stato fissato per il 19 giugno quando l’Associazione “Le Onde” sarà ospite della sezione campobassana della Croce Rossa Italiana e del suo presidente regionale Pino Alabastro. L’obiettivo finale del corso di giornalismo, che è scaturito dalla vittoria dell’Associazione “Le Onde” per ben due anni consecutivi della sezione scuola elementare del concorso giornalistico sportivo “Premio Pietro Fasolino”, è quello di dare l’opportunità alle “giovani penne” di costruire un proprio blog sul web che, con il passare del tempo, si possa trasformare in uno strumento di comunicazione per tutti gli associati sia con l’esterno sia con altre realtà simili in Italia e nel mondo. I primi articoli e le prime foto che saranno caricati sul blog saranno quelli che scaturiranno dagli appunti presi durante la piacevole e ricca conversazione avuta con il Senatore Roberto Ruta.     

Associazione “Le Onde” Campobasso
9 APR 2015
Di Stefano Venditti
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Un momento di una lezione
Il giornalista o il giornalismo può dar vita a qualcosa di straordinario che va al di là della pura e mera comunicazione? Si!! Oggi vi racconterò un’esperienza personale non per vantarmi ma per far comprendere ai più che quando le cose si fanno con passione e senza secondi fini tutto può accadere, anche che una semplice lezione di giornalismo si trasformi in qualcosa di bello e coinvolgente che ha trasformato un gruppo di persone in una famiglia allargata.
Ma andiamo con ordine.
http://www.gambatesaweb.it/wp-content/uploads/2015/04/Foto-di-gruppo-300x225.jpg
Foto di gruppo
Gli amici dell’associazione Le Onde di Campobasso hanno preso parte sia alla seconda sia alla terza edizione delconcorso giornalistico sportivo “Premio Pietro Fasolino” aggiudicandosi il podio nella categoria scuola Elementare. Il premio per i vincitori è stato un corso di giornalismo che mi ha visto rivestire il ruolo di docente. Da circa cinque mesi abbiamo attivato delle lezioni cadenzate presso la sede dell’associazione ed abbiamo coinvolto, grazie all’intuito della coordinatrice la dottoressa Elena Salvatore, anche i genitori e i familiari dei ragazzi e delle ragazze che frequentano l’associazione a causa delle loro differenti disabilità.
Non sono nuovo a lavorare con i ragazzi di diverse età o con le persone adulte ma vi assicuro che questa esperienza mi ha arricchito molto, sotto ogni punto di vista! All’inizio si pensava ad un corso di giornalismo classico, con teoria e pratica, e con lezioni mirate, ma con il trascorrere delle ore e delle lezioni ci siamo accorti che attorno alla curiosità scaturita da un mestiere interessante come quello del cronista parallelamente è cresciuto un progetto diverso, un progetto di comunicazione e di compartecipazione che va al di là del sapere come scrivere un articolo giornalistico. In questo corso ognuno di noi, sia io come docente sia i ragazzi e i familiari come alunni, abbiamo trovato uno strumento di confronto, di discussione di dialogo quasi impensabile che ha dato modo e maniera ad ognuno di poter esprimere le proprie idee ed impressioni scavalcando di netto ogni tipo di ostacolo e disabilità. Il corso ha stimolato talmente tanto il gruppo che ad ogni lezione l’intesa aumenta e la voglia di confrontarsi ed imparare, magari anche su tematiche di estrema attualità, si accresce in maniera esponenziale. Ciò che forse era stato interpretato come un qualcosa di statico si è andato trasformando in qualcosa di dinamico che ha spinto tutti ad approfondire tutto ciò che veniva proposto durante le ore di lezione. Ragazzi e ragazze che apparentemente non potevano o non volevano seguire le lezioni hanno trovato la propria dimensione, il proprio modo di parlare ed esprimersi, la propria nicchia di comunicazione per far sentire al resto del mondo la propria opinione, il proprio pensiero, su qualsiasi argomento, nessuno escluso!
L’esperienza ancora continua, domenica 12 aprile ci sarà lezione regolarmente, e credo che i ragazzi stiano trovando la giusta intesa con le parole, la perfetta unione tra pensiero e scrittura. Non mi stupirei se fra qualche tempo, non troppo lontano, loro stessi saranno i fautori di un progetto comunicativo che possa dar eco ai loro vissuti in maniera semplice e diretta senza l’amplificazione della pietà e della compassione che spesso inquinano anche il lavoro dei più bravi cronisti del momento.
Se tutto ciò si concretizzerà, via web o tramite altri canali, sarò più che orgoglioso dei miei ragazzi!


Henri Dunant e la Croce Rossa

Anna e la sua intervista a Roberto Ruta




Articolo Elena

“Ci pensiamo insieme!”: l’intervista al senatore Ruta incontra l’uomo Roberto

L’Associazione “Le ONDE”, nel nutrito gruppo che da novembre si è battezzato “Gruppo Giornalismo” guidato dal “prof.” Stefano Venditti, il 5 giugno è uscita dalla dimensione domestica e ha mosso i primissimi passi esterni. Se dalle sue origini l’Associazione ha conosciuto Stefano Venditti come uno straordinario professionista della comunicazione, particolarmente attento e rispettoso nel salvare e valorizzare nella notizia la dignità della persona, da novembre 2014 lo ha scoperto un eccezionale uomo della relazione, che ha saputo generare tra le persone, così variegate nelle loro modalità di essere e di esprimere se stesse, uno spirito comunitario. Incostanti, spesso inaffidabili, le persone di questo gruppo rispondono sempre all’appello di Stefano, e ci sono con enfasi. Quando qualcuno più disfattista o forse troppo realista di fronte alla proposta di “ora si esce” del “prof.” avrebbe voluto far valere la convinzione del “non siamo in grado”, la maggior parte si è lasciata guidare dal fatto che prima di novembre nessuno, tranne Stefano, avrebbe pensato di reggere una formazione di domenica mattina e di tenere insieme bimbi, ragazzi, giovani e adulti, con interessi e modalità attentive e di elaborazione estremamente diversi.

La scommessa del “prof.” punta subito in alto: il primo appuntamento per la formulazione di un’intervista è dal Senatore Roberto Ruta. Di fronte allo scetticismo dei più che temono la figuraccia, lui è convinto: “avete tutto quello che vi serve, attingete da quello che ci siamo detti a lezione e fidatevi di quello che sapete! Io proverò in pratica i vostri apprendimenti!”. Mentre le parole sarebbero sembrate una minaccia, il viso sorridente e il tono accogliente supportano la fiducia. Si va, con non poca preoccupazione. Settimane di studio, di approfondimento sul ruolo e sulla persona, sulle leggi in discussione, sulle polemiche e le opportunità de “La Buona Scuola”: tutti, grandi e piccoli, anzi, di certo più i piccoli che i grandi, diventano in tre settimane super-esperti di Governo e di rappresentanza oltre che di diritto e di leggi. Si preparano i bimbi al rispetto e al formalismo per la figura istituzionale. La più piccola dei “giornalisti in erba” arriva prima di tutti: “beh, vediamo dov’è! – Studio Legale Avv. R-O-B-E-R-T-O  R-U-T-A – Ah, e quindi pure qua fa le leggi, non solo a Roma!”

Al suo arrivo il gruppo è pronto. Le espressioni del viso gli atteggiamenti corporei e il tono di voce rivelano una delicatezza che mette subito tutti a proprio agio. Si sale, e nelle due rampe si riformulano nella mente i quesiti preparati, le mappe concettuali stampate dei più piccoli. Nella stanza tutta la preparazione crolla: nelle sedie, nel divano, nella persona Roberto, che si fa dare del tu e resta in piedi, si crea una grande distanza tra la politica che si pensava di intervistare e l’uomo di grande spessore che si lascia incontrare.

Le domande al politico lasciano un po’ di amaro in bocca e aprirebbero quesiti ancora più importanti: forse se lo Stato fosse “sociale”, non ci sarebbe bisogno di combattere i cittadini e pensare ogni misura “contro” per eliminare gli illeciti, a che serve abolire la moneta circolante se è la tassazione a rendere le persone ladre!; come mai un senatore deve studiare negli stessi tempi previsti per le discussioni in aula?; perché lo Stato dovrebbe tenersi come custodi e maestri del sapere docenti che potrebbero essere bocciati dagli studenti?... ma la rabbia che generano questi enigmi è chiaro che non può essere attribuita all’uomo Roberto.

Roberto assomiglia alle persone del gruppo! Nel suo racconto della sua infanzia i giovani presenti si riconoscono e lo ascoltano dal profondo: “anche tu?”“A scuola, quando eri piccolo, hai sofferto un mutismo costretto dal linguaggio degli altri!”“ti sei fidato di te grazie a due amici che hanno creduto in quello che eri più che in quello che riuscivi a dire a tutti!”“fai una legge sul diritto alla comunicazione!”“se c’è qualcuno che sa ascoltare, la scuola può diventare Buona!”“anch’io vorrei andare all’università, ma dalle superiori mi hanno rilasciato un attestato e non un diploma!”… Queste riflessioni, questa condivisione, l’impegno di Roberto a “ci pensiamo insieme!” non potevano essere preparati e sono stati proprio questi i cardini dell’incontro.

“Tu sei arrabbiata e delusa dalla politica che conosci, io non conosco la politica, ma mi sono sentito considerato dalla politica nell’incontro con Roberto!” – questa frase, presa dallo scambio scritto tra due dei giornalisti “alternativi”, può rappresentare con forza quello che è accaduto venerdì 5 giugno nello studio di Roberto, intervistato nel suo ruolo di senatore Ruta.


L’Associazione ha proposto al Senatore di mantenere i contatti e lui, oltre a dare la propria disponibilità, ha tenuto tutto il materiale dei quesiti e ha fornito il suo indirizzo di posta elettronica per gli aggiornamenti. Il gruppo gli ha lasciato un regalo, che in realtà è un segno dei singoli sogni: “Il cammino della comunità” – il monito di Adriano Olivetti vuole essere per ognuna delle persone de “Le ONDE” il messaggio a Roberto: siamo la Comunità! Dopo i saluti, non sono scesi dalle scale dei giornalisti soddisfatti, ma dei cittadini speranzosi, a cui è rimasta nel cuore la riflessione: come mai “ci vuole grande fantasia a stare qui!”, se il Molise è rappresentato nello Stato da un governante di così grande spessore? E ognuno dei presenti all’incontro sarebbe disposto a dare il suo contributo a Roberto affinché la disabilità abbia voce, come il Molise in Italia… e forse potrebbe essere la stessa “Comunità” che in fondo intendeva il grande Adriano!

Intervista a Roberto Ruta





martedì 16 giugno 2015

Articolo Samuele

Intervista al senatore Roberto Ruta
Roberto ci rivela la sua infanzia. Colpisce che due amici hanno creduto il lui e nel loro legame, e ora sono nel suo ricordo più vivo. Li porta tra noi, quasi li immaginiamo, dalla sua espressione sensibile: “sono diventato più forte perché loro hanno creduto in me!”
È una storia comune, ma non mi aspettavo che potesse accadere ad un “senatore”.

“Io, quando stavo a Fossalto, fino alla terza media, avevo due amici con cui condividevo tutto… loro non avevano bisogno che parlassi per capirmi, sapevo di poter contare sulla loro presenza! Credo che sono stati loro a dare a me la stessa forza che hanno dato i suoi amici a Roberto! È bello pensare che LA SCUOLA sia anche questo!”
eccoci qua, ce l'ho fatta!
Samuele